Corpo umano: un libro utilissimo per bambini (da 1 a 4 anni)
Quando i bambini cominciano a conoscere il corpo umano è un momento magico. Io mi ricordo ancora quel giorno: Leone aveva meno di 1 anno ed io stavo parlando con mia mamma del nostro parrucchiere.
«Devo tagliarmi i capelli», stavo dicendo. Leone si è portato le mani alla testa, tirandosi i capelli.
«Bravo amore», ho gridato, manco avesse scoperto la formula magica anticaduta. In quel momento ho capito due cose: tuo figlio è sempre in ascolto e capisce molto più di quanto tu pensi.
Da lì è cominciata tutta la manfrina del «e ora dimmi, amore di mamma, qual è il naso?» e lui che portava il ditino sulla punta del nasino.
«Dov’è l’orecchio?» E lì dritto, posizione azzeccata. E la guancia, le mani, il piedino….
Proprio una gran soddisfazione per i genitori, non c’è che dire.
Non ho mai capito, però, perchè se chiedi a tuo figlio di mostrare le sue enormi capacità davanti ad amici e parenti (effetto scimmietta ammaestrata) lui si trasforma in una statua di marmo e non ‘risponde più ai comandi’, come direbbe mio marito.
Dall’azzeccare la posizione delle parti del corpo a capire la complessità del corpo umano, però, ce ne passa.
UN LIBRO PER SCOPRIRE IL CORPO UMANO
Io ho comprato a Leone, a circa 2 anni e mezzo, un libro fantastico, ‘Il corpo Umano’ (editore Tourbillon, 10 euro circa) semplice nello spiegare anche concetti più complessi e devo dire che effettivamente è stato non solo divertente sfogliarlo (ha anche piccole animazioni che fanno colpo sui piccoli) ma anche istruttivo.
E così Leone dopo averlo letto tutto più e più volte ha cominciato a raccontare ai nonni: «lo sai che quello che mangio va nell’intestino e diventa cacca?».
Oppure: «se non mi lavo i denti arriva la carie».
Nel libro i bambini impareranno a capire che il corpo umano ha delle parti mobili, che ci sono i muscoli ( «come Hulk, mamma!»… si amore), e le ossa (e non potete immaginare quanto poco ci mettano ad imparare i termini giusti).
E poi ancora Leone ha scoperto che per vivere dobbiamo respirare, che 9 mesi è il tempo di gestazione di una mamma e che se il corpo si danneggia può tornare a posto con un cerotto o con il gesso.
Noi siamo stati pure doppiamente ‘fortunati’ perchè Leone è impazzito quando ha scoperto che il bimbo del libro aveva un cerotto uguale al suo, sulla fronte!
Divertente anche la pagina (con animazione) che spiega che i capelli e le unghie crescono.
LEGGERE AI BAMBINI: L’IMPORTANZA DELLE STORIE
A proposito di libri e bambini: sono orgogliosa di aver scoperto abbastanza presto il mondo della lettura e delle biblioteche per i piccoli: è una delle cose che consiglio e che trovo utile e stimolante anche per i piccolissimi.
Un bambino di tre anni inizia a comprendere sempre meglio le storie, un bambino di 4 anni inizia ad immaginare e sognare con le storie lette (ma lette bene).
Credo che stimolare il linguaggio e la fantasia in questo modo sia il miglior antidoto alla tv che, invece, stimola meno e obbliga alla passività ma non credo sia un demone da fuggire.
Leggendo libri in gravidanza ho imparato quanto sia importante per il neonato ascoltare la voce dei genitori e persino le parole pronunciate con toni particolari, per esempio, suadenti e a bassa voce, magari sussurrati lentamente.
Così abbiamo deciso di iscrivere Leone già a due anni ad un asilo familiare con un preciso programma di lettura e apprendimento attraverso le storie.
Non ci siamo affatto pentiti.
Molte delle parole più difficili che Leone pronuncia oggi le ha ascoltate nelle storie lette.
Ammetto che anche la televisione ha dato ottimi spunti: a 3 anni già conosceva le parole “carrucola” o “argano” (scusa che?)… magie dei Paw Patrol…)
N.B. QUESTO POST NON E’ SPONSORIZZATO